21 Settembre 2023

Un collega del nostro Foro, stimato per capacità e correttezza, è stato fatto oggetto di azioni legali intentate dalla controparte per condotte tenute nell’esercizio della funzione difensiva e la cui liceità è stata già positivamente vagliata in sede giudiziaria.

In disparte il merito delle domande, si è fatto ricorso a frasi ed espressioni lesive della sua dignità e reputazione per le quali il nostro iscritto ha inteso presentare querela, alla stregua della quale la Procura della Repubblica ha emesso decreto di citazione a giudizio per diffamazione.

Il COA, ritenendo che la vicenda origini dall’esercizio del diritto di difesa e che ogni limitazione dello stesso, anche se consumata nella sfera individuale e in qualunque modo attuata, costituisca comunque una lesione della sfera collettiva, a cui tutela esso è preposto, ha deliberato di intervenire nel procedimento seguendone il corso e riservandosi ogni ulteriore azione, perché nessuno di noi debba mai sentirsi isolato nell’esercizio professionale.

Il Presidente

Enzo Bonafine

Condividi:

Modificato: 21 Settembre 2023